Le tue regole sono il migliore dei tuoi servitori o il peggiore dei tuoi padroni?
Stamattina ho scritto una frase per definire il successo senza sforzo in maniera sintetica:
Il Successo Senza Sforzo, ridotto ai minimi termini, è la capacità di scegliere per te stesso le tue regole di vita.
L’ho inserita nel terzo libro di quest’anno, che uscirà tra qualche settimana, che è un ampliamento del precedente libro Successo Senza Sforzo, dove ho inserito parti nuove.
Chi di voi mi segue da un po’ mi ha sentito già parlare di questo passaggio, che per me è fondamentale, quello della definizione delle regole che valgono per la nostra vita.
Le regole possono essere il migliore dei servitori o il peggiore dei padroni.
È importante scegliere bene quali sono le regole funzionali alle nostre caratteristiche, alla nostra unicità, che possono indirizzarci meglio nella nostra direzione, perché sennò si rischia di accettare regole imposte da altri, o dare per scontato che le regole dettate dalla società o che vanno bene per altri, debbano andare bene anche per noi.
Ma ciascuno di noi è molto differente da ciascun altro, perché ognuno di noi ha una propria unicità.
Nel momento in cui permettiamo alle regole di essere più importanti della persona che siamo, più importanti di noi, le regole diventano il peggiore dei padroni.
Quali sono le regole che ti stanno guidando?
Sono a tuo servizio o sei tu al loro servizio?
È una domanda che dovremmo porci costantemente, ogni volta che ci troviamo davanti ad una difficoltà, ogni volta che ci sentiamo confusi o a davanti ad un bivio, chiediamoci quali regole ci stanno accompagnando, se sono con o contro di noi.
Ogni volta che abbiamo un obiettivo, un risultato da raggiungere, la prima cosa da fare dovrebbe essere questa: guardare serenamente dentro di noi e interrogare le nostre regole, per capire se stanno per accompagnarci o se stanno per ostacolarci.
Sempre pronti a metterle in dubbio. Perché mettere in dubbio le nostre regole non significa mettere dubbio a noi stessi, né essere delle bandiere al vento.
Significa voler prendere in mano la propria vita, partendo dai nostri pensieri, considerando il fatto che una regola che ci ha condotti fin qui, non necessariamente ci condurrà oltre. Significa raggiungere la produttività senza sforzo.
Se ci pensi bene, le regole che avevi vent’anni fa non sono le stesse identiche che hai oggi. E non sta scritto da nessuna parte che essere adulti e maturi implichi il non poter cambiare le proprie regole (regola). Significa essere vivi, perché tutto ciò che è vivo muta (altra regola).
Come vedi, entrambe le due regole che ti ho appena esposto possono essere vere, oppure no.
La domanda infatti non è quale delle due sia la più vera, ma quale delle due sia più funzionale ad una vita soddisfacente e vissuta con leggerezza (che come sempre dico non ha niente a che vedere con la superficialità).
E tu, sei consapevole delle regole che ti stanno accompagnando? Sono servitori o padroni?
Alla prossima edizione di Successo Senza Sforzo.
Andrea Favaretto